Il neo numero 4 del mondo, sulla cresta dell’onda dopo la vittoria a Pechino, è intervenuto in diretta alla Domenica Sportiva
È un momento d’oro. L’apice di una carriera ancora giovane è stato raggiunto nel primo torneo disputato dal tennista azzurro dopo lo Us Open. Per la verità ci sarebbe stata anche la possibilità di un altro impegno agonistico, quella Coppa Davis disputatasi a metà settembre e alla quale il nativo di San Candido ha deciso di non partecipare.
Spiegando di non aver pienamente recuperato le energie fisiche e mentali spese nel corso del Major americano. Apriti cielo. Sono piovute critiche da ogni dove.
A conti fatti però sono in molti ora a pensare che Jannik abbia fatto bene a programmare in siffatto modo la sua stagione. Forse se avesse giocato a Bologna i match contro i singolaristi canadesi, cileni e svedesi, non si sarebbe presentato in Cina con la stessa brillantezza. E dire che anche a Pechino, tra l’altro, è stato vittima di crampi nel match di primo turno, oltre ad accusare conati di vomito nell’incontro con Dimitrov.
Accantonate forse definitivamente le polemiche legate alla maglia azzurra, Jannik ha dapprima aritmeticamente raggiunto la quarta posizione del ranking mondiale battendo Carlos Alcaraz in semifinale, per poi sfatare una volta per tutte il tabù Daniil Medvedev battendo il russo dopo sei sconfitte su sei nei precedenti incroci. Un trionfo. Che ha fatto scattare il parallelo con Adriano Panatta.
Siparietto Panatta-Sinner: le parole di Jannik
Già perché l’unico italiano ad aver raggiunto vette così alte nella classifica ATP era stato solo l’ex tennista romano, nell’anno di grazia 1976. Con la vittoria a Pechino oltretutto Sinner ha incamerato il nono titolo della sua carriera: Panatta ne ha vinti 10, ma probabilmente è destinato ad essere superato.
Messi in condizione di parlarsi grazie alla Domenica Sportiva – Panatta era in studio, mentre l’allievo di Simone Vagnozzi era in collegamento video dall’Asia – i due si sono scambiati delle considerazioni.
Ha iniziato l’ex vincitore del Roland Garros: “Sono sicuro che vincerà uno o forse anche più slam in carriera. La stampa di oggi è diversa da quella che c’era ai miei tempi: di solito la critica era sempre tagliente, ora invece il mondo è cambiato, ma Sinner lo sa e si fa scivolare tutto addosso. Ci sono però troppe aspettative su di lui, che arrivano dai media così come anche dai social“.
Non si è fatta attendere la risposta del 22enne altoatesino: “Sono contento di essere il nuovo numero 4 del mondo come lo eri stato tu. So che tu hai vinto Roma, Parigi, la Coppa Davis e tante altre cose. Io voglio fare il mi percorso e guardare ai miei risultati” ha esordito Sinner. “Ho ancora molto lavoro da fare e vediamo che fine farò“, ha concluso.