Tutto vero per Dusan Vlahovic: il tecnico serbo è pronto a lasciare la Juventus ma probabilmente restarà in Italia. Ecco la possibile destinazione
Il destino di Dusan Vlahovic con molta probabilità non sarà più alla Juve. Difficilmente questo succederà prima di giugno, ovvero a gennaio, ma nella prossima estate si arriverà alla separazione specialmente se Allegri dovesse essere confermato alla guida dei bianconeri. Ci hanno provato in tutti i modi i due a coesistere e il serbo a diventare micidiale in zona gol, ma soffre terribilmente il gioco dell’ex tecnico del Milan ed è tutt’altro giocatore rispetto quello ammirato a Firenze.
Già la scorsa estate doveva andare via, era il pezzo da novanta sacrificabile per la dirigenza per arrivare a Lukaku (o un altro top). Poi lo scambio non si è fatto più e si è deciso di riprovarci ancora una volta. Ma come nel primo anno e mezzo le cose non girano e i gol per il classe 2000 arrivano con il contagocce. Da settembre ad oggi solo una doppietta alla Lazio e la rete all’Inter, stop. Da uno come lui ci si attende ovviamente molto di più. Con ogni probabilità a giugno dunque sarà addio. Ma per andare dove?
Vlahovic lascia la Juve ma non la serie A: ecco dove può sbarcare clamorosamente
La nuova destinazione del serbo al momento è ancora sconosciuta. L’ipotesi più gettonata è un trasferimento all’estero ma c’è chi non esclude, anzi ritiene possibile, un suo proseguimento di carriera in Italia e in serie A. Potrebbe infatti farci un pensierino il Napoli di De Laurentiis, specialmente se dovesse andare via Osimhen come sembra a fine stagione. Affare fattibile?
Ne ha parlato il giornalista di DAZN Tommaso Turci a 1 Station Radio, non chiudendo alla possibilità di un arrivo del serbo al posto di Osimhen nell’estate 2024. Secondo il noto collega, infatti, non escluderebbe a priori questa trattativa “anche se al momento si tratta di fantacalcio”, puntualizza Turci. Vlahovic-Napoli è comunque una pista che intriga e potrebbe diventare realtà nel corso dei mesi estivi.
L’ex Viola a Napoli potrebbe ritrovare quegli spunti offensivi e quei gol che l’hanno reso grande a Firenze, soprattutto se in azzurro dovesse arrivare un tecnico che predilige il bel gioco come spesso è stato sotto l’ombra del Vesuvio da Sarri a Spalletti, giusto per fare qualche esempio.
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