il comitato olimpico ha aggiunto una nuova regola in vista dei giochi e questo è stato un duro colpo per molti atleti.
Smacco in piena regola per il campione che in estate non potrà partecipare alle prossime Olimpiadi, le ultime direttive non solo impediranno all’atleta di poter partecipare ma rischiano anche di rovinargli la carriera. Davvero un profondo dispiacere per lui e per il suo staff che in questi mesi che hanno preceduto i giochi di Parigi hanno lavorato con grande intensità per poter essere protagonista ancora una volta.
Invece non c’è più nulla da fare: chi di dovere ha stabilito alcune indicazioni che, per forza di cose, finiranno per tenere fuori dalla competizioni tanti altri sportivi. Un vero peccato perché si tratta di una regola che prima non esisteva e che in passato ha permesso ad alcuni atleti di scrivere la storia.
Oggi, invece, si è deciso di fare un passo indietro. Mossa che non è piaciuta agli aspirati iridati e nemmeno al pubblico che vorrebbe dei giochi assolutamente più inclusivi e in linea con i tempi. Invece la possibilità di partecipare alle Olimpiadi non è riservata proprio a tutti.
Parigi 2024, escluso dalle Olimpiadi: l’assurda regola ha diviso il pubblico
Tutto pronto, o quasi, per la prossima manifestazione olimpica che, come è noto da tempo, questa volta si terrà a Parigi. La data di apertura, giorno in cui ci sarà anche la classica cerimonia inaugurale, sarà quella del 26 luglio mentre la chiusura è invece prevista per l’11 agosto. Due settimane a disposizione dei vari atleti che lotteranno fino alla fine per vincere una medaglia d’oro. Cosa che, però, non potrà fare Manny Pacquiao e altri nella sua stessa situazione.
Niente più ring per il celebre pugile filippino che sperava di coronare una carriera fatta di successi potendo quantomeno lottare per una medaglia durante Parigi 2024. Invece il comitato olimpico è stato categorico: d’ora in avanti non si accetteranno più atleti dall’età superiore ai 40 anni. Decisione che non è piaciuta a gran parte del pubblico e nemmeno agli addetti ai lavori.
Uno sportivo dovrebbe infatti essere valutato in base alle sue capacità effettive e non solo per ciò che recita la sua carta d’identità. In passato tanti atleti over 40 hanno potuto non solo partecipare ma anche scrivere la storia. Scenario che, tuttavia, non avrà niente a che vedere con lo sfortunato Pacquiao che di anni ne ha già compiuti 45.