Tempo di amarcord per i tifosi Ferrari e non solo: le immagini di Schumi a bordo della Rossa non lasciano indifferenti.
C’era un tempo, non più di 20 anni fa, in cui i tifosi Ferrari avevano una certezza: se c’era Michael Schumacher in pista, il divertimento (e soprattutto la vittoria) era assicurato o quasi. Certamente, parlando nello specifico del quinquennio 2000-2004 – quello largamente dominato dal pilota tedesco, capace di vincere 5 mondiali consecutivi – questo assunto può ritenersi assolutamente vero.
Se estendiamo poi il discorso a tutta l’esperienza dell’oggi 55enne campione teutonico, normale che in alcuni periodi si sia vinto meno, con la concorrenza impegnata a spezzare l’egemonia di un binomio (quello tra la casa di Maranello e Schumi) tra i più vincenti dell’intera storia della Formula 1.
Nel suo ultimo anno a bordo della Rossa, il 2006, il fuoriclasse di Hurth vinse ben 7 Gran Premi. Inclusa la prestigiosa doppietta Imola-Monza che fece sperare i tanti tifosi del Cavallino sulla possibilità di un altro, ennesimo (e sarebbe stato il sesto) titolo iridato del tedesco a bordo della Rossa. Nulla da fare. A fine anno in testa alla classifica ci finì Fernando Alonso, fenomeno della nuova generazione, al suo secondo Mondiale consecutivo dopo quello conquistato l’anno precedente.
Grazie alle riprese on board – oggi assolutamente all’ordine del giorno, ma 18 anni fa dedicate solo ai piloti di punta e per determinati frangenti di gara – possiamo tornare, per un momento, a correre assieme a Schumi. Inutile negare che tipo di sensazioni possa suscitare (anche alla luce del crudele destino riservato al pilota) rivedere il tedesco sfrecciare a bordo della Rossa. Ebbene il portale F1 Race (sito web di notizie e media) ha riproposto un intero giro di pista del 7 volte campione del mondo sulla monoposto italiana.
Schumi, l’on board è da lacrime agli occhi
I riflessi filmati si riferiscono all’ultima vittoria ottenuta da Michael Schumacher in Ferrari sul circuito di Imola nel 2006. Giova ricordare che per l’appunto quello fu l’ultimo anno da pilota del Cavallino. dell’allora 37enne.
Il video è da gustare tutto d’un fiato, senza commenti. Affiorano inevitabilmente dolci ricordi. Accompagnati anche da un groppo in gola grande quanto meno come la fama del formidabile campione. Il non poter più rivedere il campione a bordo di alcuna vettura, nemmeno per un giro d’esibizione o quant’altro, contribuisce alla grande emozione che qualsivoglia sportivo ha provato riguardando delle immagini vecchie di 18 anni, ma ben presenti nella memoria collettiva.