Abbiamo trascorso una piacevolissima giornata in compagnia di Edoardo Molinari grazie all’appuntamento organizzato da Kia Motors al Golf Club Le Rovedine a Noverasco di Opera, alle porte di Milano. Dodo ci ha accolti (insieme ad altri 15-20 giornalisti) e ha incontrato le giovanissime promesse del golf milanese, rispondendo alle domande, anche le più curiose ed esibendosi in colpi spettacolari dal campo pratica. E’ stata un’occasione per affinare la tecnica, seguendo i consigli del campione torinese.
Dopo un po’ di riscaldamento seguiti dai maestri del campo, ecco una sessione individuale di 10-15 minuti in compagnia di Dodo e delle ultime tecnologie. Grazie a due videocamere (frontale e laterale/posteriore) si è registrato lo swing per poi rivederlo e analizzarlo insieme a Molinari cercando di migliorarlo. Irripetibile l’emozione di una lezione da parte di un professionista di questi livelli…
A seguire un po’ di uscite dal bunker e l’immancabile putting green. I giovani golfisti hanno poi assistito a tiri spettacolari di Molinari, soprattutto il drive “da par 5 lungo” e il colpo da vento con il 7. Edoardo ha risposto a tutte le domande, con tanti consigli pratici: “Allenare la routine anche sul campo pratica, non tirate una pallina dopo l’altra ma visualizzate ogni colpo, fate un paio di prove e tirate“.
Ha spiegato le differenze tra i campi americani e quelli europei “I primi sono più lunghi e facili, con green velocissimi. Sul PGA Tour si cambia totalmente modo di giocare. A volte devi tirare dei flop pienissimi come Mickelson a 3 metri dal green per farla rimanere dentro“. Si è ricordata la Ryder Cup: “E’ stata occasione per conoscere da vicino tutti i campioni, eravamo sempre insieme sin dalla colazione. Sul campo è un’esperienza unica, con la gente che urla e che ti incita come a San Siro. Pur essendo tutti campioni, nessuno voleva tirare per primo, Westwood tremava come una foglia al tee 1“. Il campione più stimato, ora? “Martin Kaymer, per la sua grande capacità di fare risultato, con i tanti birdie nelle ultime buche decisive e la crescita che ha avuto, passando da dilettante a numero uno in pochi anni“. La vittoria più emozionante? “Quella in World Cup con Chicco (il fratello Francesco NDR)“. Infine una curiosità malefica, la buca peggiore da professionista? “Un par 3 completato i 10 colpi nel 2008, in Scozia”.
Spazio anche al test drive: abbiamo guidato la Kia Rio, modello con motore a benzina da 1.2 litri e 85 cavalli. Guida morbidissima e confortevole, passeggiata dal campo fino all’Esselunga di Via Ripamonti e ritorno. Agile e scattante, sembra una soluzione ideale in città. I prezzi partono da appena sotto i 10.000 euro, con sette anni di garanzia.
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