Colpo di scena clamoroso nel mondo della MotoGP, Valentino Rossi dice addio alla Ducati: torna il binomio con Yamaha
Certi matrimoni non finiscono mai veramente. A distanza di diversi anni dall’addio alla MotoGP, almeno nel ruolo di pilota in pista, Valentino Rossi è pronto a sposare nuovamente la causa della Yamaha, abbandonando la Ducati. Un po’ come già fatto in passato, con risultati peraltro buoni ma non all’altezza delle aspettative. Stavolta la sua, più che una decisione volontaria, sembra quasi una scelta forzata. A Borgo Panigale gli scenari stanno cambiando rapidamente, e per il suo VR46 Team a breve potrebbe non esserci più spazio.
Stando a quanto riferito da alcuni rumor due forze tra loro opposte a poter spingere nuovamente Valentino Rossi, o meglio il suo team, nella casa nipponica che più soddisfazioni ha dato al pilota di Tavullia nel corso della sua carriera. Da una parte la volontà della stessa Yamaha di avere un team satellite da affiancare a quello ufficiale. Dall’altra la necessità di Ducati di snellire il monte ingaggi, in un momento storico in cui avere otto Desmosedici in pista (quattro ufficiali e quattro GP23) sta diventando un costo importante.
Visto e considerato che dalle parti di Borgo Panigale non c’è alcuna volontà d’interrompere il rapporto con il team Pramac, che rappresenta di fatto una costola del team ufficiale, e prendendo atto anche del rinnovo di contratto con Gresini fino al 2024, l’unica soluzione per alleggerire i propri costi è lasciar andare il VR46, il cui contratto con Ducati è in effetti in scadenza alla fine della stagione attuale.
Valentino Rossi tra Ducati e Yamaha: il futuro si decide in queste settimane
Al momento, comunque, di sicuro non c’è nulla. Stando alle parole dei diretti interessati, VR46 e Ducati starebbero ancora dialogando per cercare di trovare un nuovo accordo. L’ottimismo manifestato in qualche maniera da “Uccio” Alessio Salucci in alcune dichiarazioni sembra però scontrarsi con le parole, piuttosto chiare, di Gigi Dall’Igna.
Il direttore generale di Ducati Corse, ai microfoni di Sky, si è infatti lasciato andare a parole piuttosto chiare: “Per noi mantenere tutte le squadre il prossimo anno sarà complicato, altri produttori vogliono avere squadre satellite“.
Questione di costi, di strategie, ma anche di suggestioni. A breve infatti Yamaha potrebbe bussare alle porte di Valentino Rossi per tentarlo non solo con un’offerta economica all’altezza del suo nome, ma anche per proporre due moto factory da far crescere insieme ai suoi talentuosi e giovani piloti.
Certo, accettare non sarebbe semplice. In questi ultimi anni tra Ducati e Yamaha si è creato un abisso difficile da colmare in nel giro di poco tempo. Ma il rapporto di fiducia e stima reciproca tra l’ex campione del mondo e la Casa di Iwata potrebbe essere tale da portarlo a ‘rischiare’ un passo indietro. Anche perché la questione delle moto, nell’ottica di Rossi, va risolta il prima possibile, per concentrarsi sul team di piloti che nel 2025 dovrà portare in alto il nome del suo team, considerando il possibile addio di almeno uno tra Di Giannantonio e Bezzecchi.