La casa automobilistica tedesca, dopo aver perso Lewis Hamilton per il 2025, tenta di rifarsi ‘saccheggiando’ la Ferrari.
È passato ormai oltre un mese e mezzo dal clamoroso annuncio del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari dal 2025, ma la notizia continua inevitabilmente a tenere banco sia nel paddock che tra gli addetti ai lavori.
Il momento non esattamente felice in pista del fuoriclasse britannico – solo 8 punti racimolati nelle prime 2 gare – sta alimentando il dibattito sulla difficile gestione dei rapporti, in casa Mercedes, tra la scuderia e un pilota già certo dell’addio. In Ferrari, complici i problemi fisici di Carlos Sainz – che a Jeddah, in pista, ha lasciato il posto al giovane emergente Bearman – l’impatto del futuro arrivo di Sir Lewis non ha prodotto ancora grandi effetti.
A parte la non irrilevante decisione di rinnovare il contratto a Charles Leclerc lasciando di fatto a piedi, per il prossimo anno, proprio il pilota spagnolo. In generale ci si interroga sul futuro della casa automobilistica di Brackley, già alle prese con tanti ed importanti problemi di assetto, affidabilità e velocità nei primi 2 Gp della stagione.
A tal proposito i vertici della casa tedesca avrebbero deciso di dare una sferzata al clima di pessimismo che regna in previsione dell’anno prossimo venturo muovendosi sul mercato apparentemente minore: quello composto da tutte le figure di supporto, analisti ed ingegneri, nonché tecnici a vari livelli, la cui importanza è troppo spesso sottovalutata. La spesa, guarda il caso, Mercedes la sta facendo proprio a Maranello.
Lungi dal voler essere considerata come una sorta di bacino dal quale attingere (la Ferrari, oltre ad Hamilton, ha ingaggiato anche Loic Serra, esperto di analisi prestazione, e Jerome D’Ambrosio, che coprirà il ruolo di capo per la FDA), il colosso teutonico ha deciso di ‘vendicarsi’. Convincendo due uomini della Rossa a sposare il nuovo progetto Mercedes.
Secondo quanto riportato da ‘Motorsport.com’, Simone Resta è stato ingaggiato dalla Mercedes come direttore dello sviluppo strategico. Nella nuova posizione lavorerà direttamente con James Allison (direttore tecnico), con il quale tra l’altro aveva già lavorato in Ferrari ai tempi dell’approdo di Sebastian Vettel a Maranello.
La spesa della scuderia di Brackley non si limita però al solo Resta: entrerà a far parte della Stella a tre punte anche Enrico Sampò, con il ruolo di responsabile delle applicazioni software per le prestazioni. I termini contrattuali dell’ingresso dei due ormai ex Ferrari in Mercedes decorrono dal 2025. Le date corrette di inserimento rimarrebbero per ora non definite con certezza.
Il passaggio di Simone Resta è un evento significativo, considerando l’enorme esperienza in Formula 1 sia in seno alla Ferrari, che in progetti ad essa afferenti, come quello di Haas e ancor prima in Alfa Romeo. Enrico Sampò ha invece ricoperto il compito di ‘driver simulator team leader’ nella Rossa. Stiamo parlando di un tecnico di esperienza in un ruolo, quello legato al simulatore, che negli ultimi anni si sta rivelando chiave per la definizione e sviluppo delle prestazioni sulle monoposto.
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