L’infortunio accusato da Novak Djokovic al Roland Garros continua a far parlare di sé: frasi choc del campione Slam, ecco cosa sta succedendo.
Il Roland Garros è ormai giunto nelle sue fasi finali e, come noto, Novak Djokovic non potrà difendere il titolo di campione in carica poiché infortunato. Il serbo si è ritirato dal torneo alla vigilia del match di quarti che avrebbe dovuto vederlo opposto al norvegese Casper Ruud: troppo forte il dolore al ginocchio destro, stressato oltremodo durante le quasi sette ore di battaglia contro Lorenzo Musetti al terzo turno e Francisco Cerundolo agli ottavi. Tanto da costringerlo ad un’operazione chirurgica, effettuata mercoledì mattina.
Adesso Djokovic dovrà restare ai box tre settimane, che potrebbero aumentare nel caso di complicazioni o imprevisti. Dato che manca meno di un mese all’inizio di Wimbledon, l’assenza di Nole sull’erba della capitale britannica è pressoché scontata. Stando ai colleghi de La Gazzetta dello Sport, il nativo di Belgrado dovrebbe fare il suo rientro in campo proprio a Parigi, in occasione delle Olimpiadi (26 luglio – 11 agosto).
Roland Garros, Djokovic si fa male: bufera contro gli organizzatori. Le parole del campione Slam
Intanto, c’è un argomento particolarmente controverso che continua a far discutere appassionati ed addetti ai lavori. Ci riferiamo alle condizioni abbastanza borderline della terra rossa transalpina che, a parere di Djokovic e non solo, avrebbero giocato un ruolo determinante nell’infortunio del 24 volte campione slam. “Perché non sistemate il campo tra un game e l’altro se vedete che non è in buone condizioni? Si scivola, mi sono fatto male per questo motivo”, ha detto il serbo al supervisor durante una pausa. Un grido di aiuto rimasto inascoltato.
Sulla vicenda ci ha tenuto a soffermarsi anche un personaggio che di tennis un po’ ne capisce: John McEnroe, ex numero uno al mondo vincitore di sette tornei del Grande Slam. “È stato vergognoso. L’infortunio al menisco di Novak supera ogni limite: cosa deve ancora succedere perché gli organizzatori degli Slam si diano delle regole?”, ha esordito il 65enne americano ai microfoni de Il Corriere della Sera.
“Mi dispiace per Djokovic. I giocatori dovrebbero farsi sentire di più, ma non mi aspetto certo che mi diano retta oggi, dopo non avermi ascoltato per 45 anni”, ha aggiunto ‘The Genius’ amareggiato. Quest’ultimo, poi, ha concluso il suo intervento lasciandosi andare ad un paragone che vale più di mille parole: “Vi immaginate cosa succederebbe se LeBron si facesse male per colpa delle assurdità dell’Nba? Il finimondo”.