Il campione olandese è stato chiaro, un premio ingiusto che non tutela lo sport e lo spirito che esso dovrebbe incentivare.
Il dominio di Max Verstappen in questa stagione di Formula 1 non è un caso, ma è il frutto del lavoro che l’olandese ha fatto su se stesso, sia come pilota che come persona.
Il pilota del team Red Bull è stato incredibilmente superiore quest’anno, tanto da non lasciare nemmeno le briciole agli avversari, compagno di squadra compreso. Le vittorie che porta a casa da ormai tre stagioni, però, derivano da una serie di batoste ed un intenso lavoro che l’olandese ha dovuto fare. Quello che oggi è un campione assoluto, lucido e capace di gestire al meglio anche le situazioni più stressanti, fino a qualche anno fa era un pilota aggressivo in pista, che spesso prendeva decisioni affrettate e pericolose.
Oggi Verstappen è cresciuto, ha piena consapevolezza di se stesso e sta facendo emergere anche un lato sportivo e professionale inedito, che va oltre lo spirito di competizione che l’ha sempre contraddistinto. L’ultimo episodio riguarda il premio di “sportivo olandese dell’anno”.
Verstappen non accetta paragoni, le parole dell’olandese
Già conquistato nel 2016 e nelle ultime due stagioni, il premio “sportivo olandese dell’anno” potrebbe ancora una volta essere assegnato a Max Verstappen, autore di una stagione straordinaria, facendolo così diventare il primo a vincerlo per tre anni consecutivi dopo Epke Zonderland, ginnasta che lo vinse dal 2011 al 2013.
A contendere il premio a Verstappen, però, c’è un altro olandese: il ciclista Mathieu van der Poel, che ha vinto il mondiale su strada, la Parigi-Roubaix e la Milano-Sanremo. L’olandese della Formula 1, tuttavia, è stato piuttosto chiaro su cosa pensa di questo premio.
“Ognuno è straordinario nel proprio sport, io sono solo orgoglioso di essere olandese, non voglio fare paragoni. Ogni anno viene assegnato questo premio, perché? Io neanche voglio vincerlo. Dovremmo solo essere orgogliosi, non conta chi è il migliore”, ha dichiarato Verstappen ai giornalisti. “E’ ingiusto che alcune persone, che si impegnano molto nel loro sport, non vengano celebrate come meritano per colpa di uno stupido premio. Dobbiamo apprezzare i talenti che abbiamo come Paese”, ha concluso.
Dichiarazioni importanti che testimoniano la crescita che Verstappen ha avuto negli ultimi due anni. Una maturità forte, che ad oggi lo piazza sicuramente tra gli sportivi più influenti, oltre che d’Olanda, del Mondo.