Un retroscena a dir poco pazzesco che coinvolge la Red Bull e Verstappen: decisione pazzesca del campione del mondo.
In casa Red Bull, lo si nota da tempo, il clima non è dei più sereni. E l’ultimo GP di Melbourne che ha visto il ritiro del campione del mondo Max Verstappen per un grave problema ai freni di certo non avrà aiutato a riportare un clima migliore nel team.
Il ‘caso Horner’ ha aperto una voragine che, nonostante le smentite di rito degli ultimi giorni, sembra a dir poco insanabile. Il ‘comportamento inappropriato ed aggressivo’ nei confronti di una dipendente Red Bull da parte del Team Principal è stato letteralmente cancellato da una dubbia indagine interna che ha di fatto scagionato lo stesso Horner. Nel frattempo, però, da un lato la crepa con la famiglia Verstappen è andata sempre più in profondità.
Jos, il papà di Max, non le ha mandate a dire prevedendo come il team – se Horner fosse rimasto alla guida – fosse destinato a implodere. Senza contare le innumerevoli voci di mercato che hanno coinvolto recentemente il tre volte campione del mondo, apparentemente molto vicino alla Mercedes di Toto Wolff per rimpiazzare Lewis Hamilton.
Ma novità importanti ed una minaccia davvero inaspettata sono al centro del numero di aprile di ‘Business F1 Magazine’: e i tifosi non hanno potuto credere alle loro orecchie per quel che riguarda il comportamento dello stesso Verstappen. La testa inglese ha riportato dei retroscena allucinanti: su tutti Horner ed un comportamento tutt’altro che condivisibile.
Secondo la fonte Christian Horner dopo essere stato assolto avrebbe incontrato Chalerm Yoovidhya, patron e azionista di maggioranza dell’azienda. La ricostruzione parla di forti rassicurazioni del thailandese nei confronti del manager inglese con la scelta di rimanere “qualsiasi cosa accada” al fianco di Horner.
Si è parlato di futuro e la prima richiesta di Horner, concessa da Yoovidhya, sarebbe stata quella di sospendere la dipendente che ha avanzato le gravi accuse nei confronti del Team Principal. Ciò che ha fatto dopo Horner, però, è stato evidentemente esagerato: ha infatti pianificato l’allontanamento di Helmut Marko, considerato ormai personagio sgradito.
Il patron ha incaricato Oliver Mintzlaff di spesire la lettera di sospensione al consulente austriaco, messo in pausa dopo l’Arabia Saudita e ‘invitato’ a non presentarsi a Melbourne per il GP di Australia. Un vero e proprio antipasto di licenziamento.
Parallelamente, però, Marko ha ‘risposto’ duramente: l’incontro con Max e Jos Verstappen per parlare della famosa ‘clausola Marko’, inserita all’insaputa di Horner nel contratto del pilota olandese. Il manager di Verstappen Raymond Vermeulen a inizio weekend di Gedda avrebbe “informato Horner che Verstappen non avrebbe corso due settimane dopo a Melbourne se Marko fosse stato sospeso”.
Resosi conto della minaccia reale lanciata dal pilota, Horner avrebbe chiamato Yoovidhya in preda al panico pregando l’azionista di maggioranza di Red Bull di ritirare immediatamente la lettere di sospensione reintegrando subito Marko.
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