Agli sgoccioli la storia di Mourinho sulla panchina della Roma: la società giallorossa ha già scelto il sostituto.
José Mourinho e la Roma sembrano ormai destinati a separare le proprie strade. Difficilmente si arriverà a una separazione prima del termine del contratto, in scadenza nel giugno 2024. Ma ancor più difficilmente si potrà raggiungere un accordo per un rinnovo che, oggi, sembrerebbe sconveniente per entrambe le parti in causa.
Per quanto sia stato grande l’amore tra l’ambiente giallorosso e il tecnico portoghese, i risultati, soprattutto in campionato, si sono rivelati ben al di sotto delle aspettative. E questo si è rivelato un danno a livello economico per il club. Per questo motivo la dirigenza starebbe già lavorando per individuare il possibile sostituto, e in questo momento in pole ci sarebbe un discepolo dello stesso Special One.
Se nella storia della Roma José resterà come un autentico ‘re di coppe’, grazie alla vittoria in Conference League e all’Europa League sfiorata nella scorsa stagione, in campionato il suo ricordo sarà sicuramente più amaro. José non è mai riuscito fino a questo momento a portare la squadra oltre il sesto posto in campionato. E anche quest’anno, nonostante un Lukaku in più, l’andamento è stato fin qui molto mediocre.
I numeri inchiodano Mourinho, al di là dello scarso feeling che sembra essersi ormai creato tra il tecnico portoghese e una parte della dirigenza. Nella sua carriera da primo allenatore, Mou non aveva mai avuto una media punti così bassa (1,72, inferiore anche all’1,77 con cui aveva chiuso la sua avventura al Tottenham).
Una media che, proiettata sulle 38 giornate di un campionato, porta a circa 65 punti. Troppo pochi per poter ambire a un posto in Champions. Troppo pochi per potersi meritare davvero una conferma.
Roma, addio Mourinho: la dirigenza giallorossa ha già scelto il sostituto
La stagione è ancora lunga e lo Special One avrà comunque altre possibilità per cercare di invertire l’inquietante trend di questo inizio di campionato. Una cosa però è certa: anche in caso di qualificazione alla prossima Champions, la conferma sarebbe tutto meno che scontata, e non solo per scelta della società.
Per questo motivo i vertici del club starebbero da tempo cercando di individuare un sostituto all’altezza della situazione. E al nome di Antonio Conte, già più volte accostato alla squadra giallorossa, si sarebbe aggiunto negli ultimi giorni quello di un altro grande tecnico, diventato improvvisamente il preferito della dirigenza romanista.
Il prescelto sembrerebbe essere Thiago Motta, uno degli eroi del Triplete interista firmato proprio da Mourinho. Come allenatore l’italobrasiliano è cresciuto enormemente negli ultimi anni, e a Bologna sta dimostrando di essere in grado di garantire ottimi risultati con giocatori buoni, ma non eccezionali.
Risultati, peraltro, abbinati a un’identità di gioco precisa, coraggiosa, moderna. Un’identità che la Roma di Mourinho, nemmeno nei giorni migliori, ha mai avuto, affidata com’è all’estro e alle qualità dei singoli. E non sempre confidare nelle capacità dei propri giocatori è, per un allenatore, la mossa più astuta.