L’ultima grande impresa di Gianluca Vialli, il grande centravanti azzurro scomparso un anno fa che lascia un’eredità importante
Era il 6 gennaio 2023 quando tutta l’Italia, in particolari gli appassionati di calcio e sport in generale, si sono svegliati con una terribile notizia. Gianluca Vialli aveva perso la sua lunga e dolorosa battaglia con la malattia. Una scomparsa tremenda, visto quanto è stato apprezzato l’attaccante sia da calciatore che da uomo.
Vialli per anni ha lottato contro un tumore al pancreas, una delle forme ancora oggi più letali di cancro, tra le più ardue da debellare. La grande forza mentale e fisica dell’ex bomber di Juventus e Sampdoria è stata però un esempio incredibile per tanti, visto che Vialli ha continuato a lavorare ed a vivere fino alla fine, con intensità e passione.
Poche settimane fa, al primo anniversario della sua morte, sono state organizzati eventi ed iniziative in memoria di Luca, come lo chiamavano gli affetti più stretti. Ma c’è anche un’altra eredità che Vialli ha lasciato dopo la sua scomparsa, che potrà essere d’esempio e d’aiuto per molte persone che soffrono del suo stesso male.
Il nome di Vialli e la sua battaglia contro il tumore è divenuto una sorta di portabandiera, di esempio assoluto per cercare nuove terapie e contrasti a questa malattia ancora molto temibile. Infatti la Regione Lombardia ha lanciato una nuova rete di screening e di assistenza proprio dedicata ai malati di tumore al pancreas, il tutto in nome di Gianluca.
Lo ha ammesso Guido Bertolaso, assessore del welfare della regione: “Abbiamo mantenuto l’impegno di creare una specifica rete per le patologie oncologiche del pancreas anche nel segno di Gianluca Vialli e di tutte le persone che hanno sofferto di questo male”. La citazione dell’ex attaccante non è casuale, anche per l’impegno sociale che ha sempre destinato al contrastare i disagi e le ampie problematiche dovute a questo tipo di cancro.
Dal prossimo 1 aprile verranno istituiti dei Pancreas Unit Hub in Lombardia, unici centri della regione a poter erogare a carico del SSN gli interventi di resezione di tumore del pancreas, concentrando così l’attività in centri altamente specializzati. L’idea è quella di creare e sviluppare un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale predefinito e integrato, erogato da centri con adeguate tecnologie, personale competente e con elevati volumi di trattamento.
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