Un report molto interessante della vita nel villaggio olimpico di Parigi 2024, dove ormai quasi tutti gli atleti si stanno ambientando.
La tanto attesa olimpiade di Parigi 2024 ha finalmente aperto i battenti. La capitale francese ha acceso la torcia come simbolo storico di apertura dei giochi. Un momento di grande pathos ed emozione per tutti gli sportivi e gli appassionati del mondo, vista l’importanza di questo evento che arriva ogni 4 anni.
Tra le curiosità maggiori dei giochi c’è sicuramente la vita degli atleti, nelle circa tre settimane di competizioni, all’interno del cosiddetto Villaggio Olimpico. Ovvero la mini-città costituita per ospitare tutte le delegazioni; una vera e propria tradizione quella di ideare un quartiere ex novo come habitat ideale di sportività e condivisione.
Basti pensare che a Roma, città che ospitò le Olimpiadi nel 1960, fu costruito il villaggio proprio per tale occasione, in zona Flaminio, diventando un vero e proprio quartiere ancora oggi abitato e molto in voga. A Parigi si è deciso di strutturarlo nella zona di Saint-Denis, a pochi passi dallo Stade de France, nella periferia nord della capitale.
Il portale sportivo spagnolo Relevo ha lanciato in tal senso una sorta di report su questi primi giorni di vita al Villaggio Olimpico parigino. Un enorme comprensorio, che aveva già fatto parlare di sé per la presenza dei letti “di cartone”, composti infatti da scatole compatte anziché da materiali classici quali legno o metallo.
I servizi sono molteplici: dalla lavanderia fino agli asili nido per poter lasciare accuditi i figli di alcuni atleti presenti, passando per il servizio di parrucchiere che garantisce un taglio iniziale gratuito per tutti gli sportivi presenti. Presente persino un servizio di personalizzazione del materasso, nel caso in cui l’atleta non sia soddisfatto della sua durezza.
Punto focale del Villaggio è la qualità del cibo: diversi atleti interpellati hanno parlato positivamente delle mense interne, anche se non soddisfatti delle quantità. “La carne scarseggia” – ha ammesso la rappresentativa di ginnastica spagnola. Ed ancora biciclette per potersi spostare all’interno della zona, un enorme palestra dove tenersi in forma, un beach club aperto a tutti come area relax.
A far discutere è la mancanza di… preservativi! Molti atleti interpellati hanno fatto intendere come l’organizzazione olimpica sia sprovvista di questo servizio utile all’intimità di tanti. Pare invece che ai giochi di Rio de Janeiro 2016 le scorte a disposizione fossero infinite.
L’attrazione più importante del Villaggio Olimpico? In attesa dell’arrivo dei campioni dell’atletica leggera e con la lontananza del Dream Team di basket degli USA (soggiornano a Lille) restano i tennisti di valore internazionale: c’è chi va a caccia di Rafa Nadal, Alcaraz o Djokovic per un selfie o un autografo indimenticabile.
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