La Yamaha sta cercando di ritrovare la retta via dopo diversi anni passati nel dimenticatoio. Sembra essere stato individuato l’erede di Valentino Rossi.
Fabio Quartararo non ha intenzione di attendere molto per tornare ad essere competitivo per la vittoria e questo può essere un problema per la casa di Iwata, che punta ad un progetto a lunga scadenza e potrebbe scegliere un profilo più giovane.
La MotoGP sta per aprire i propri battenti per la stagione 2024, la più lunga di sempre con 21 Gran Premi con altrettante Sprint al sabato. I piloti saranno chiamati ad uno sforzo non indifferente, da marzo a novembre, con la Ducati che resta la moto da battere. Grande attesa per vedere come Marc Marquez riuscirà a guidare la Rossa del Team Gresini e se sarà in grado di dare del filo da torcere a Bagnaia e Bastianini e allo stesso Martin.
Chi sembra essere già in ritardo in base a quanto visto nei test sono le due giapponesi, Honda e Yamaha. Per entrambe erano stati annunciati importanti aggiornamenti tecnici, che almeno per il momento non hanno dato il frutto sperato. L’HRC non ha trovato ancora la quadratura del cerchio a livello aerodinamico e Mir e Marini sono rimasti costantemente fuori dalla top ten. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Quartararo e Rins, che non possono gioire per una leggera potenza guadagnata sui rettilinei. Alla fine il tempo sul giro è distante dalle Ducati e lottare per il titolo è già utopia.
Yamaha, il nuovo Valentino Rossi può essere Pedro Acosta: lo spagnolo al posto di Quartararo
Quartararo ha fatto capire che qualora il 2024 dovesse essere un altro anno interlocutorio, potrebbe abbandonare la nave per provare una nuova esperienza. Per ricostruire una moto vincente la casa dei tre diapason potrebbe dover attendere il 2025, anche perché il gap da ricucire è davvero cospicuo. Il progetto si trasformerebbe a lunga scadenza e dovrebbe essere affidato ad un altro pilota.
Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, Lin Jarvis e i suoi uomini avrebbero individuato il nuovo Valentino Rossi in Pedro Acosta. Un talento cristallino in grado di conquistare nel giro di tre anni sia la Moto3 che la Moto2, come fatto in passato proprio dal #46 e da Marquez.
Questa stagione la trascorrerà da rookie nel Team GasGas Tech3, con la KTM, salvo poi provare il grande salto. Se la scuderia austriaca non dovesse offrirgli una sella ufficiale, il rischio di perderlo diventerebbe molto alto. Alla Yamaha non vedrebbero l’ora di accoglierlo e costruire con lui un nuovo ciclo di allori.